I BENEFICI DI SCRIVERE IN CORSIVO

I BENEFICI DI SCRIVERE IN CORSIVO

“La calligrafia è l’arte di scrivere bene. Scrivere a mano ci permette di lasciare una traccia unica e preziosa, una danza fluida e armoniosa dove testa, occhi, polso e cuore lavorano insieme” G. Ragni

Oggi desidero parlarvi di un argomento che mi sta particolarmente a cuore: l’importanza di scrivere in corsivo e i benefici che ne derivano.

Se penso ai primi ricordi d’infanzia riguardanti il corsivo, le prime immagini che mi vengono alla mente sono quelle delle mie nonne e di come scrivevano. Mi ricordo chiaramente che usavano solo il corsivo, con una calligrafia molto arzigogolata e armoniosa che mi ipnotizzava e mi incantava. Scrivevano tutto in corsivo: lista della spesa, nomi in rubrica, appunti in agenda, indirizzi sulle buste da inviare e bigliettini d’auguri.

Questo uso quotidiano del corsivo è andato via via scomparendo nelle generazioni successive e mi chiedo: noi quanto spesso lo usiamo? E sappiamo realmente usarlo o lo mescoliamo con il carattere stampato minuscolo?

Probabilmente è andato in disuso per vari motivi, primo fra tutti l’uso della tecnologia. Se pensiamo infatti alla scrittura a computer dove le lettere nella tastiera sono tutte scollegate e per scrivere vanno digitate individualmente, capiamo subito che con il corsivo non ha nulla a che fare.

Aggiungiamoci il fatto che il tratto corsivo è uno dei più complessi, in quanto per poterlo tracciare correttamente è necessario mantenere concentrazione continua sia nella rappresentazione mentale della lettera che nel tratto stesso.

Negli ultimi vent’anni sono aumentate a dismisura le diagnosi di difficoltà di apprendimento come dislessia, disgrafia e iperattività che hanno fatto sì che gli insegnanti decidessero di far evitare questa “fatica” che rallenta il bambino e di conseguenza l’intera classe.

Capisco che questa scelta possa essere necessaria per andare avanti con il “programma scolastico” e permettere al bambino di rimanere al pari con la classe, ma invece di togliere completamente questa scrittura si può proporla in altri momenti e permettere che ognuno si eserciti a casa con i propri tempi.

Perchè dico questo?

Perché molti studi nel campo delle neuroscienze hanno dimostrato che è fondamentale proporre il corsivo a scuola poiché stimola lo sviluppo di zone cerebrali e capacità interiori diverse da quello dello stampatello. Vi porto alcuni esempi:

– uno studio dell’università di Washington ha rivelato nei bambini che privilegiano l’uso del corsivo una maggior attività cerebrale associata alla memoria di lavoro con un aumento delle connessioni sinaptiche legate ai processi di lettura e scrittura;

– l’Istituto Grafologico Internazionale Moretti evidenzia che “La scrittura a mano corsiva stimola e migliora le capacità di lettura e calcolo, potenzia la capacità di attenzione, di apprendimento, permette di imparare l’autodisciplina e la concentrazione. Allena la memoria e accresce la fiducia in se stessi, favorisce il pensiero critico e aiuta a costruire buone relazioni, comunicando le proprie idee, esprimendo la creatività individuale e porta ad uscire dall’anonimato, sviluppando l’originalità individuale”;

– rispetto all’uso della tastiera invece è stato riscontrato che la scrittura manuale permette una stretta relazione tra la mano che traccia il segno sul foglio e il cervello, e questa relazione favorisce, oltre agli aspetti già detti sopra, anche l’aumento della produzione di parole e quindi l’arricchimento del testo scritto sia da un punto di vista di quantitativo e qualitativo ma anche organizzativo e strutturale del pensiero.

Questi sono alcuni dei motivi che mi spingono ogni giorno a proporre ed insegnare il corsivo ai bambini dell’Officina delle Idee.

Forse non tutti sanno che, nel progetto educativo che seguiamo al mattino, io mi occupo di italiano e già da fine classe prima o inizio seconda (questo dipende dai bambini che ho davanti perchè la nostra didattica si struttura a misura dei tempi di ogni bambino) introduco il carattere corsivo, prima attraverso il gioco ed attività grafo-motorie e successivamente come scrittura.

Per alcuni è più difficile, per altri invece sembra essere un vero piacere per l’anima.

Nella mia mente è ben chiaro che i bambini sono tutti diversi, ognuno ha il proprio tempo e il proprio percorso da seguire, ma ci tengo a dar loro l’opportunità di fare esperienza di questa grafia, di mettersi alla prova, di fare anche un po’ di fatica e di ottenere ogni giorno piccole soddisfazioni.

Ricordo loro che quando scriviamo in corsivo bisogna fare come la chiocciolina, proseguendo lentamente e con concentrazione verso il proprio obiettivo.

Mi permetto di dare un consiglio a voi genitori: date l’esempio ai vostri bambini e provate a rispolverare il vostro corsivo, datevi una nuova occasione per imparare, sarà un allenamento e uno stimolo nuovo per il vostro cervello e chissà, magari anche per la vostra creatività!

Un ultimo appunto molto importante, quando scriviamo facciamo attenzione a:

impugnatura corretta: la matita poggia sul medio mentre indice e pollice la tengono ferma (la presa avviene circa ad 1 cm di distanza dalla punta)

postura corretta: schiena dritta e piedi ben appoggiati a terra

posizione del foglio: dritto davanti a sé. Deve essere la mano a ruotare consentendo all’occhio di vedere bene e di conseguenza scrivere bene.

Spero di avervi incuriositi e dato motivazioni valide per dare una nuova possibilità all’uso del corsivo.

Un caro abbraccio,

Debora

4 pensieri riguardo “I BENEFICI DI SCRIVERE IN CORSIVO

  1. Ciao Debora,
    Io scrivo in corsivo e mi piace un sacco soprattutto quando da piccola scrivevo con la Penna stilografica… Spero che anche Gioele Impari a scrivere in corsivo!

    1. Grazie Alessia per la tua condivisione. Dai tempo e occasioni a tuo figlio per scoprire il corsivo, esplorarlo e farci esperienza. Con i suoi tempi arriverà a dargli una possibilità, ne sono sicura!

  2. Ricordo anch’io con immensa ammirazione la scrittura di mia nonna, per altro maestra elementare del dopoguerra. Ricordo che m’insegnó a scrivere con tanta pazienza e dedizione.
    Nell’età adulta ho poi scoperto l’arte della scrittura in paesi asiatici come il Giappone, divenuto un processo quasi meditativo.
    É importante ritornare all’utilizzo del corsivo e del saper scrivere anche in buon italiano utilizzando termini molto affascinanti spesso lasciati in disuso. Grazie per questa condo!

    1. Grazie Martina per questa tua riflessione e la condivisione del caro ricordo di tua nonna! Ti auguro di trasmetterla anche tu alle prossime generazioni mettendoci tutta la tua passione!

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