Scopriamo assieme chi è il Tutor dell’apprendimento
Quando presentiamo l’Officina delle Idee e spieghiamo che al suo interno genitori e bambini possono fare affidamento su esperti tutor dell’apprendimento, spesso ci viene chiesto di spiegare meglio chi sia questa figura professionale e quale sia la differenza tra un percorso di tutoraggio e le classiche ripetizioni.
In questo articolo cercheremo quindi di fare un po’ di chiarezza e far conoscere il nostro ruolo di tutor dell’apprendimento anche a chi non ne aveva mai sentito parlare finora.
In realtà pochi conoscono questa figura in quanto ha iniziato a farsi strada con l’arrivo della Legge n°170 del 2010, legge che definisce i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA).
Si tratta appunto di una figura che assume il ruolo di facilitatore e accompagnatore dello studente durante le ore di studio pomeridiano.
Ci sembra doveroso fare la prima precisazione: il tutor non lavora solo con alunni che hanno un disturbo di apprendimento ma con qualsiasi bambino e ragazzo che presenta difficoltà scolastiche dovute a diversi motivi, come ad esempio mancanza di strategie, organizzazione e metodo di studio.
Il Tutor dell’apprendimento ha un ruolo di grande valore durante il percorso scolastico di uno studente in quanto si relaziona con tutto il mondo che circonda l’alunno stesso.
1. RELAZIONE CON IL RAGAZZO: è certamente la più importante in quanto tra tutor e allievo si deve instaurare un rapporto di fiducia e stima. Il tutor deve imparare a conosce chi ha difronte per poterlo aiutare al meglio, conoscere quindi i suoi punti di forza e di debolezzacosì da consigliargli le strategie più adatte e sostenerlo nei momenti di difficoltà e frustrazione.
2. RELAZIONE CON LA FAMIGLIA: il tutor diventa un punto di riferimento anche per la famiglia. Spesso, per quanto riguarda l’argomento scuola, si creano situazioni di conflitto tra genitori e figli, e con il tempo c’è il rischio che venga a mancare il dialogo e la condivisione. La presenza di un’altra figura che si occupi di aiutare il ragazzo nello studio pomeridiano aiuta quest’ultimo a diventare più consapevole e autonomo, e dall’altra parte solleva i genitori dal ruolo di “controllori dei compiti” concedendo più spazio per il tempo da trascorrere in famiglia da dedicare ad altro che non sia scuola.
3. RELAZIONE CON GLI INSEGNANTI: il tutor è disponibile a collaborare con la scuola per un intervento sinergico. In caso di Piano Didattico Personalizzato (PDP) accorda con gli insegnati le modalità più idonee per aiutare lo studente nel raggiungimento degli obiettivi fissati dalla scuola, monitorandone l’efficacia durante tutto l’anno scolastico.
4. RELAZIONE CON FIGURE CLINICHE SPECIALIZZATE: il tutor mantiene i contatti con tutte le figure professionali che girano attorno al ragazzo, conosce i percorsi che sta intraprendendo e gli obiettivi per lui prefissati, condividendo l’interesse verso il benessere del ragazzo stesso.
Quindi, qual è la differenza tra tutoraggio e ripetizioni?
Il tutor dell’apprendimento, come abbiamo visto, lavora sulla materia facendo però attenzione ad altri aspetti fondamentali quali l’organizzazione del tempo e il metodo. Inoltre, tiene in considerazione le dinamiche emotive e psicologiche in quanto esiste una stretta relazione fra apprendimento e dimensione emotiva.
Ha conoscenze non solo nelle singole materie scolastiche ma anche e soprattutto sui meccanismi di apprendimento del cervello umano.
È esperto in difficoltà di apprendimento e pertanto sa quali siano le modalità e gli strumenti più idonei da utilizzare con ragazzi DSA o ADHD.
Dunque, la particolarità del lavoro del tutor sta nell’attenzione che presta nel scegliere le modalità da utilizzare con il bambino o ragazzo che ha difronte, in quel preciso momento e con quelle precise capacità, in modo tale che quest’ultimo possa districarsi tra la frustrazione e la confusione che sta provando: questo è uno sguardo molto diverso rispetto a quella che è, invece, l’attenzione prestata da un insegnante durante un’ora di ripetizione.
Infine, il lavoro che svolge accanto al bambino o ragazzo ha l’obiettivo di portare quest’ultimo ad una sempre maggior consapevolezza e autonomia. Questo percorso parte quindi dalla materia per arrivare a una crescita che riguarda non solo l’allievo in quanto studente ma in tutta la sua persona.
Debora e Valentina – Tutor dell’apprendimento